La battaglia di Hattin, combattuta il 4 luglio 1187 vicino a Tiberiade nell'attuale Israele, fu uno scontro cruciale tra gli stati crociati del Levante e le forze ayyubidi guidate dal sultano Saladino. La vittoria di Saladino spostò in modo decisivo gli equilibri di potere in Terra Santa, portando alla riconquista musulmana di Gerusalemme e innescando la Terza Crociata.
Le tensioni di fondo nel Regno di Gerusalemme si intensificarono con l'ascensione di Guido di Lusignano nel 1186, in mezzo a una divisione tra la "fazione della corte", che sosteneva Guido, e la "fazione dei nobili", che sosteneva Raimondo III di Tripoli. Saladino, dopo aver unificato le regioni musulmane circostanti gli stati crociati e aver sostenuto la jihad, approfittò di queste divisioni interne.
La causa immediata della battaglia fu la violazione di una tregua da parte di Rinaldo di Châtillon, che provocò la risposta militare di Saladino. A luglio Saladino assediò Tiberiade, provocando uno scontro tra i crociati. Nonostante i consigli contrari, Guido di Lusignano guidò l'esercito crociato dalla loro roccaforte per affrontare Saladino, cadendo nella sua trappola strategica.
Il 3 luglio, i crociati, ostacolati dalla sete e dalle vessazioni da parte delle forze musulmane, presero la fatale decisione di marciare verso le sorgenti di Kafr Hattin, direttamente nelle mani di Saladino. Circondati e indeboliti, i crociati furono definitivamente sconfitti il giorno successivo. La battaglia vide la cattura di importanti leader crociati, tra cui Guido di Lusignano, e la perdita della Vera Croce, simbolo della morale cristiana.
Le conseguenze furono catastrofiche per gli stati crociati: territori e città chiave, inclusa Gerusalemme, caddero nelle mani di Saladino nei mesi successivi. La battaglia mise in luce la vulnerabilità degli stati crociati e portò alla mobilitazione della Terza Crociata. Tuttavia, nonostante le successive campagne militari, la presenza dei crociati in Terra Santa fu irreversibilmente indebolita, culminando infine nel declino del potere crociato nella regione.