History of Republic of Pakistan

Creazione del Pakistan
Lord Mountbatten visita le scene della rivolta del Punjabi, in una foto di cronaca, 1947. ©Anonymous
1947 Aug 14

Creazione del Pakistan

Pakistan
Il 14 agosto 1947 il Pakistan divenne una nazione indipendente, seguita il giorno successivo dall’indipendenza dell’India .Questo evento storico segnò la fine del dominio coloniale britannico nella regione.Un aspetto chiave di questa transizione è stata la spartizione delle province del Punjab e del Bengala sulla base dei dati demografici religiosi, orchestrata dalla Commissione Radcliffe.Sorsero accuse secondo cui Lord Mountbatten, l'ultimo viceré dell'India, avrebbe influenzato la commissione a favore dell'India.Di conseguenza, la parte occidentale del Punjab, a maggioranza musulmana, divenne parte del Pakistan, mentre la parte orientale, a maggioranza indù e sikh, si unì all’India.Nonostante la divisione religiosa, entrambe le regioni avevano minoranze significative di altre fedi.Inizialmente, non si prevedeva che la spartizione avrebbe richiesto trasferimenti di popolazione su larga scala.Ci si aspettava che le minoranze rimanessero nelle rispettive aree.Tuttavia, a causa dell’intensa violenza comunitaria nel Punjab, è stata fatta un’eccezione, che ha portato a un accordo reciproco tra India e Pakistan per uno scambio forzato di popolazione nel Punjab.Questo scambio ha ridotto significativamente la presenza di minoranze indù e sikh nel Punjab pakistano e della popolazione musulmana nella parte indiana del Punjab, con poche eccezioni come la comunità musulmana a Malerkotla, in India.La violenza nel Punjab è stata grave e diffusa.Il politologo Ishtiaq Ahmed ha osservato che, nonostante l'aggressione iniziale da parte dei musulmani, la violenza di ritorsione ha provocato più morti di musulmani nel Punjab orientale (India) che morti di indù e sikh nel Punjab occidentale (Pakistan).[1] Il primo ministro indiano Jawaharlal Nehru riferì al Mahatma Gandhi che le vittime musulmane nel Punjab orientale erano il doppio di quelle degli indù e dei sikh nel Punjab occidentale alla fine di agosto 1947 [.]Le conseguenze della spartizione hanno visto una delle più grandi migrazioni di massa della storia, con oltre dieci milioni di persone che hanno attraversato i nuovi confini.La violenza avvenuta durante questo periodo, con un numero stimato di morti compreso tra 200.000 e 2.000.000, [3] è stata descritta da alcuni studiosi come "genocidio punitivo".Il governo pakistano ha riferito che circa 50.000 donne musulmane sono state rapite e violentate da uomini indù e sikh.Allo stesso modo, il governo indiano ha affermato che i musulmani avevano rapito e violentato circa 33.000 donne indù e sikh.[4] Questo periodo storico è caratterizzato dalla sua complessità, dall’immenso costo umano e dal suo impatto duraturo sulle relazioni India-Pakistan.

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