La spedizione Sullivan del 1779 fu una campagna militare degli Stati Uniti durante la guerra rivoluzionaria americana, durata da giugno a ottobre 1779, contro le quattro nazioni alleate britanniche degli Irochesi (noti anche come Haudenosaunee).La campagna fu ordinata da George Washington in risposta agli attacchi irochesi e britannici del 1778 contro Wyoming, German Flatts e Cherry Valley.La campagna aveva lo scopo di "portare la guerra a casa del nemico per spezzargli il morale".^[52] L' esercito continentale condusse una campagna di terra bruciata nel territorio della Confederazione irochese in quella che oggi è New York occidentale e centrale.La spedizione ebbe un grande successo, con più di 40 villaggi irochesi rasi al suolo e i loro raccolti e scorte di cibo distrutti.La campagna spinse 5.000 Irochesi a Fort Niagara in cerca di protezione britannica.La campagna spopolò l'area per gli insediamenti postbellici e aprì il vasto paese dell'Ohio, la Pennsylvania occidentale, la Virginia occidentale e il Kentucky agli insediamenti postbellici.Alcuni studiosi sostengono che si trattasse di un tentativo di annientare gli Irochesi e descrivono la spedizione come un genocidio, ^[53] sebbene questo termine sia controverso e non sia comunemente usato quando si parla della spedizione.Lo storico Fred Anderson, descrive invece la spedizione come "vicina alla pulizia etnica".^[54] Alcuni storici hanno anche collegato questa campagna al concetto di guerra totale, nel senso che era sul tavolo la distruzione totale del nemico.^[55]