
Intorno al 4500 a.C., il periodo neolitico iniziò in Irlanda con l'introduzione di un "pacchetto" che comprendeva cultivar di cereali, animali domestici come pecore, capre e bovini, nonché ceramiche, abitazioni e monumenti in pietra. Questo pacchetto era simile a quelli trovati in Scozia e in altre parti d'Europa, a significare l'arrivo di comunità agricole e stanziali.
La transizione neolitica in Irlanda fu segnata da sviluppi significativi nell'agricoltura e nell'allevamento degli animali. Pecore, capre e bovini, insieme a colture di cereali come grano e orzo, venivano importati dall'Europa continentale sudoccidentale. Questa introduzione portò ad un notevole incremento demografico, come testimoniano diversi ritrovamenti archeologici.
Una delle prime prove chiare dell'agricoltura in Irlanda proviene da Ferriter's Cove, nella penisola di Dingle, dove furono scoperti un coltello di selce, ossa di bovino e un dente di pecora datati intorno al 4350 a.C. Ciò indica che a quel tempo sull'isola erano state stabilite pratiche agricole.
I campi Céide nella contea di Mayo forniscono un'ulteriore prova dell'agricoltura neolitica. Questo vasto sistema di campi, considerato uno dei più antichi conosciuti al mondo, è costituito da piccoli campi separati da muretti a secco. Questi campi furono attivamente coltivati tra il 3500 e il 3000 a.C., con grano e orzo come colture principali.
In questo periodo apparve anche la ceramica neolitica, con stili simili a quelli trovati nella Gran Bretagna settentrionale. Nell'Ulster e a Limerick sono state rinvenute ciotole a bocca larga e a fondo rotondo tipiche di questo periodo, indicando un'influenza culturale condivisa in tutta la regione.
Nonostante questi progressi, alcune regioni dell’Irlanda mostrarono modelli di pastorizia, suggerendo una divisione del lavoro in cui le attività pastorali a volte dominavano quelle agricole. Al culmine del Neolitico, la popolazione irlandese era probabilmente compresa tra 100.000 e 200.000. Tuttavia, intorno al 2500 a.C., si verificò un collasso economico, che portò a un temporaneo calo della popolazione.