
Già nel 1794 e 1795 gli echi rivoluzionari provenienti dalla Francia giunsero a Genova, grazie a propagandisti e profughi genovesi rifugiati nel vicino Stato delle Alpi, e nel 1794 una congiura contro la classe dirigente aristocratica e oligarchica che, di fatto, già lo aspettava nei palazzi del potere genovesi. Fu però nel maggio del 1797 che prese forma l'intento dei giacobini genovesi e dei cittadini francesi di rovesciare il governo del doge Giacomo Maria Brignole, dando vita ad una guerra fratricida di piazza tra oppositori e sostenitori popolari dell'attuale sistema doganale.
L'intervento diretto di Napoleone (durante le Campagne del 1796 ) e dei suoi rappresentanti a Genova fu l'atto finale che portò, ai primi di giugno, alla caduta della Repubblica, che rovesciò le vecchie élite che avevano governato lo Stato per tutta la sua storia, dando nascita della Repubblica Ligure il 14 giugno 1797, sotto la vigile cura della Francia napoleonica. Dopo la presa del potere in Francia da parte di Bonaparte, fu emanata una costituzione più conservatrice, ma la vita della Repubblica Ligure fu breve: nel 1805 fu annessa alla Francia, diventando i dipartimenti di Appennino, Genesi e Montenotte.