Alla fine di ottobre del 1342, Edoardo III arrivò con il suo esercito principale a Brest e riprese Vannes. Poi si spostò a est per assediare Rennes. Un esercito francese marciò per affrontarlo, ma una grande battaglia fu evitata quando due cardinali arrivarono da Avignone nel gennaio 1343 e imponerono una tregua generale, la tregua di Malestroit. Anche con la tregua in vigore, la guerra continuò in Bretagna fino al maggio 1345, quando Edoardo riuscì finalmente a prendere il controllo.
La ragione ufficiale di una tregua così lunga era quella di dare tempo per una conferenza di pace e la negoziazione di una pace duratura, ma entrambi i paesi soffrivano anche per l'esaurimento della guerra. In Inghilterra il carico fiscale era pesante e inoltre il commercio della lana era pesantemente manipolato. Edoardo III trascorse gli anni successivi a saldare lentamente il suo immenso debito.
In Francia, Filippo VI ebbe difficoltà finanziarie. La Francia non aveva un’istituzione centrale con l’autorità di concedere tasse per l’intero paese. La Corona dovette invece negoziare con le varie assemblee provinciali. Secondo le antiche usanze feudali, la maggior parte di loro si rifiutò di pagare le tasse mentre vigeva una tregua. Filippo VI dovette invece ricorrere alla manipolazione della moneta e introdusse due tasse estremamente impopolari, prima il 'fouage', o tassa sul focolare, e poi la 'gabella', una tassa sul sale.
Quando c'era un trattato o una tregua in vigore, molti soldati rimanevano disoccupati, quindi, invece di tornare a una vita di povertà, si univano in compagnie libere o rutiers. Le compagnie di rotta erano composte da uomini provenienti principalmente dalla Guascogna ma anche dalla Bretagna e da altre parti della Francia, Spagna, Germania e Inghilterra. Usavano la loro formazione militare per vivere delle campagne, derubando, saccheggiando, uccidendo o torturando mentre andavano a prendere rifornimenti. Con la tregua di Malestroit in vigore, le bande di routiers diventarono un problema crescente. Erano ben organizzati e talvolta fungevano da mercenari per una o entrambe le parti. Una tattica potrebbe essere quella di conquistare una città o un castello di importanza strategica locale. Da questa base saccheggiavano le aree circostanti finché non rimaneva nulla di valore, per poi spostarsi verso luoghi più maturi. Spesso chiedevano riscatto alle città che le pagavano per andarsene. Il problema delle rotte non fu risolto finché un sistema di tassazione nel XV secolo non consentì un esercito regolare che impiegasse i migliori tra le rotte.