Nel 1352 un esercito francese, comandato dal maresciallo Guy II de Nesle, invase la Bretagna e, dopo aver riconquistato Rennes e i territori a sud, avanzava a nord-ovest, verso la città di Brest. Su ordine del re francese Giovanni II di Francia di riprendere il castello di Ploërmel dalla guarnigione anglo-bretone che lo occupava, de Nesle si diresse verso Ploërmel. Di fronte a questa minaccia, il capitano inglese Walter Bentley e il capitano bretone Tanguy du Chastel riunirono le truppe per uscire e incontrare le forze franco-bretoni il 14 agosto 1352. Gli anglo-bretoni furono vittoriosi. La battaglia fu molto violenta e si verificarono gravi perdite da entrambe le parti: 800 franco-bretoni e 600 anglo-bretoni. La cosa fu particolarmente grave per l'aristocrazia bretone che sosteneva il partito di Charles de Blois. Guy II de Nesle e l'eroe della battaglia dei Trenta, Alain de Tinténiac, furono uccisi. Anche più di ottanta cavalieri del recentemente costituito Ordine cavalleresco della Stella persero la vita, forse in parte a causa del giuramento dell'ordine di non ritirarsi mai in battaglia.
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