
La società ottomana era tradizionale e le donne non avevano diritti politici, anche dopo la seconda era costituzionale nel 1908. Durante i primi anni della Repubblica turca le donne istruite lottarono per i diritti politici. Una notevole attivista politica femminile fu Nezihe Muhittin che fondò il primo partito femminile nel giugno 1923, che però non fu legalizzato perché la Repubblica non fu ufficialmente dichiarata.
Con una lotta intensa, le donne turche ottennero il diritto di voto alle elezioni locali con la legge del 1580 del 3 aprile 1930. Quattro anni dopo, attraverso la legislazione emanata il 5 dicembre 1934, ottennero il pieno suffragio universale, prima della maggior parte degli altri paesi. Le riforme del codice civile turco, comprese quelle riguardanti il suffragio femminile, hanno rappresentato "scoperte non solo nel mondo islamico ma anche in quello occidentale". Nel 1935, alle elezioni generali, diciotto donne parlamentari entrarono in parlamento, in un momento in cui le donne in un numero significativo di altri paesi europei non avevano diritto di voto.