
L'attuale alfabeto turco di 29 lettere è stato creato come iniziativa personale del fondatore della Repubblica turca, Mustafa Kemal Atatürk. Fu un passo fondamentale nella parte culturale delle riforme di Atatürk, introdotte dopo il suo consolidamento del potere. Avendo creato uno stato monopartitico governato dal Partito popolare repubblicano, Atatürk riuscì a spazzare via la precedente opposizione all'attuazione della riforma radicale dell'alfabeto e istituì una Commissione per la lingua. La commissione era responsabile dell'adattamento della scrittura latina per soddisfare i requisiti fonetici della lingua turca. L'alfabeto latino risultante è stato progettato per riflettere i suoni reali del turco parlato, piuttosto che limitarsi a trascrivere la vecchia scrittura ottomana in una nuova forma.
Lo stesso Atatürk fu personalmente coinvolto nella commissione e proclamò una "mobilitazione alfabetica" per pubblicizzare i cambiamenti. Ha girato il paese spiegando il nuovo sistema di scrittura e incoraggiando la rapida adozione del nuovo alfabeto. La Commissione per la lingua ha proposto un periodo di transizione di cinque anni; Atatürk lo considerò troppo lungo e lo ridusse a tre mesi. Il cambiamento fu formalizzato dalla legge numero 1353 della Repubblica Turca, la Legge sull'adozione e l'implementazione dell'alfabeto turco, approvata il 1 novembre 1928. A partire dal 1 dicembre 1928, giornali, riviste, sottotitoli di film, pubblicità e cartelli dovevano essere scritti con le lettere del nuovo alfabeto. Dal 1° gennaio 1929 l'uso del nuovo alfabeto fu obbligatorio in tutte le comunicazioni pubbliche, nonché in quelle interne delle banche e delle organizzazioni politiche o sociali. Dal 1° gennaio 1929 anche i libri dovettero essere stampati con il nuovo alfabeto. Alla popolazione civile fu consentito di utilizzare il vecchio alfabeto nei rapporti con le istituzioni fino al 1° giugno 1929.