
Una serie di shock economici portò a nuove elezioni nel 2002, portando al potere il partito conservatore Giustizia e Sviluppo (AKP). Era guidato dall'ex sindaco di Istanbul, Recep Tayyip Erdoğan. Le riforme politiche dell'AKP hanno assicurato l'inizio dei negoziati con l'Unione Europea. L'AKP vinse nuovamente le elezioni del 2007, che seguirono le controverse elezioni presidenziali dell'agosto 2007, durante le quali il membro dell'AKP Abdullah Gül fu eletto presidente al terzo turno. I recenti sviluppi in Iraq (spiegati nelle posizioni su terrorismo e sicurezza), le preoccupazioni laiche e religiose, l'intervento dei militari nelle questioni politiche, le relazioni con l'UE, gli Stati Uniti e il mondo musulmano sono state le questioni principali. L'esito di queste elezioni, che hanno portato in parlamento i partiti etnico/nazionalisti turchi e curdi (MHP e DTP), ha avuto ripercussioni sulla candidatura della Turchia all'adesione all'Unione Europea.
L’AKP è l’unico governo nella storia politica turca che è riuscito a vincere tre elezioni generali consecutive, ottenendo in ciascuna un numero crescente di voti. L’AKP si è posizionato al centro della scena politica turca, in gran parte grazie alla stabilità portata da una crescita economica costante da quando è salito al potere nel 2002.