History of Switzerland
Età della pietra in Svizzera

Le prime tracce della presenza umana nell'attuale Svizzera risalgono a 300.000 anni fa, quando l'Homo erectus costruì un'ascia trovata a Pratteln. Successivamente, anche i Neanderthal abitarono la zona, con testimonianze della Grotte de Cotencher a Neuchâtel circa 70.000 anni fa e delle grotte di Wildkirchli nelle Alpi dell'Appenzello circa 40.000 anni fa. Gli esseri umani anatomicamente moderni arrivarono nell’Europa centrale circa 30.000 anni fa, ma gran parte della Svizzera era coperta dai ghiacciai durante l’Ultimo Massimo Glaciale. Solo le regioni settentrionali, come l’Alto Reno e parti del bacino dell’Aar, sono rimaste libere dai ghiacci, sebbene fossero coperte dal permafrost.
Con il ritiro dei ghiacciai, gli insediamenti umani divennero più importanti durante il periodo mesolitico, circa 10.000 anni fa, con insediamenti come Wetzikon-Robenhausen sull'altopiano svizzero. Nel 9.000 a.C., manufatti come la Venere di Monruz riflettono lo sviluppo culturale durante la prima era post-glaciale.
Il periodo neolitico, iniziato intorno al VI millennio a.C., vide la diffusione della cultura della ceramica lineare nella regione. Resti archeologici indicano che quest'epoca portò popolazioni relativamente dense, testimoniate dalle numerose palafitte costruite lungo le rive dei laghi. Culture come Cortaillod, Pfyn e Horgen prosperarono, lasciando dietro di sé manufatti come quelli scoperti a Schnidejoch, datati al V millennio a.C.
Il passaggio all'età del bronzo fu segnato dalla cultura del vaso campaniforme, che seguì l'età del rame. Questo periodo riflette le crescenti connessioni regionali, con Ötzi l’uomo venuto dal ghiaccio, trovato vicino al confine svizzero, che illustra i tratti culturali condivisi delle comunità alpine intorno alla fine del IV millennio a.C. Questi primi sviluppi gettarono le basi per successivi insediamenti e crescita culturale nella Svizzera preistorica.