
Durante l’età del bronzo la Svizzera si allineò agli sviluppi culturali dell’Europa centrale. Nel 3° millennio a.C., si trovava sul bordo sud-occidentale dell'orizzonte della Ceramica cordata e passò alla prima età del bronzo attraverso la cultura del vaso campaniforme. La Svizzera occidentale, influenzata da questa cultura, sviluppò la cultura del Rodano (2200–1500 a.C.), che condivideva legami con la cultura Unetice dell'Europa centrale.
Con l'emergere della media età del bronzo, la cultura dei tumuli (1500-1300 a.C.) divenne prominente, seguita dalla cultura dei campi di urne durante la tarda età del bronzo (a partire dal 1300 a.C. circa). Gli insediamenti di quest'epoca includevano villaggi in riva al lago e fortificazioni in collina, che riflettevano esigenze sia pratiche che difensive.
Uno dei manufatti più notevoli del periodo dei tumuli è la mano di bronzo di Prêles (XVI-XV secolo a.C.). Probabilmente un oggetto rituale o un simbolo di potere, questa mano di metallo - la prima rappresentazione conosciuta di parte del corpo umano nella lavorazione dei metalli europea - è stata trovata in una tomba con una spilla di bronzo, un pugnale e un anello per capelli. Un braccialetto d'oro ornato con motivi solari circondava la mano, sottolineandone il significato cerimoniale o simbolico.