Storia della Svizzera
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La storia della Svizzera si intreccia attraverso secoli di fusione culturale, evoluzione politica e misurata neutralità. La storia inizia con la prima cultura alpina, dove si stabilirono tribù celtiche come gli Elvezi. Nel I secolo a.C., la conquista romana assorbì la regione, fondendo le usanze locali con il governo e la cultura romani. Con l'indebolimento dell'Impero Romano nella tarda antichità, le tribù germaniche , in particolare gli Alemanni, si trasferirono nella parte orientale dell'attuale Svizzera, creando una miscela di tradizioni gallo-romane e germaniche. Nel VI secolo l'area cadde sotto il controllo dell'impero franco in espansione. Nel successivo periodo medievale, la Svizzera orientale entrò a far parte del Ducato di Svevia, mentre le regioni occidentali si allinearono con la Borgogna, tutte all'interno della struttura più ampia del Sacro Romano Impero.
I semi dell’autonomia svizzera affondano le loro radici nel tardo Medioevo. L'Antica Confederazione Svizzera, inizialmente composta da otto cantoni, affermò lentamente l'indipendenza dalla potente Casa d'Asburgo e dal Ducato di Borgogna. Questa indipendenza fu ulteriormente consolidata durante le Guerre d'Italia , dove i confederati si espansero verso sud nel territorio precedentemente detenuto dal Ducato di Milano. Tuttavia, la Riforma del XVI secolo fratturò la confederazione lungo linee religiose, provocando tensioni ricorrenti e conflitti sporadici tra gli attuali tredici cantoni.
La Rivoluzione francese ha scosso la stabilità della Svizzera. Nel 1798, l'esercito francese invase e trasformò la confederazione nella Repubblica Elvetica, uno stato cliente centralizzato della Francia. Questa fase di unità forzata fu di breve durata. L'Atto di Mediazione di Napoleone nel 1803 sciolse la repubblica, ripristinando una confederazione più flessibile. Dopo la sconfitta di Napoleone, la Svizzera rimase in una fase di cambiamento politico, che alla fine portò alla breve ma decisiva guerra del Sonderbund nel 1847. Il conflitto civile si concluse con l'adozione di una costituzione federale nel 1848, che istituì la Svizzera come repubblica federale unificata.
Da quel momento in poi, la storia della Svizzera è stata caratterizzata da stabilità e prosperità. L’industrializzazione nel 19° secolo modernizzò l’economia, spostandola dall’agricoltura all’industria. La politica di neutralità della Svizzera durante entrambe le guerre mondiali la protesse dalla devastazione che colpì gran parte dell'Europa. Nel frattempo, il suo settore bancario fioriva, contribuendo alla reputazione di stabilità economica del paese.
Nel dopoguerra la Svizzera si impegnò con cautela nell’integrazione europea. Ha firmato un accordo di libero scambio con la Comunità economica europea nel 1972 e ha mantenuto i legami economici attraverso accordi bilaterali, ma si è opposto alla piena adesione all’UE. Nel 1995, il paese si ritrovò geograficamente circondato dai membri dell’UE, ma rimase impegnato a favore dell’indipendenza. Nonostante ciò, la Svizzera ha segnato un importante cambiamento nel suo ruolo internazionale unendosi alle Nazioni Unite nel 2002, sottolineando la sua presenza in evoluzione ma distinta negli affari globali.