
Le elezioni presidenziali del 1924 non furono una dimostrazione di elezioni libere ed eque, ma l’attuale Obregón non poteva candidarsi alla rielezione, riconoscendo così quel principio rivoluzionario. Ha completato il suo mandato presidenziale ancora in vita, il primo dai tempi di Porfirio Díaz. Il candidato Plutarco Elías Calles si imbarcò in una delle prime campagne presidenziali populiste nella storia della nazione, chiedendo la riforma agraria e promettendo pari giustizia, più istruzione, ulteriori diritti dei lavoratori e governance democratica. Calles cercò di mantenere le sue promesse durante la sua fase populista (1924–26) e una fase repressiva anticlericale (1926–28). La posizione di Obregón nei confronti della chiesa appare pragmatica, poiché c'erano molte altre questioni da affrontare, ma il suo successore Calles, un veemente anticlericale, affrontò la chiesa come istituzione e i religiosi cattolici quando successe alla presidenza, provocando violente, conflitto sanguinoso e prolungato noto come Guerra Cristero.