
L'Irlanda paleocristiana iniziò ad emergere da un misterioso declino della popolazione e del tenore di vita che durò dal 100 al 300 d.C. circa. Durante questo periodo, noto come Irish Dark Age, la popolazione era interamente rurale e dispersa, con piccoli forti ad anello che fungevano da maggiori centri di occupazione umana. Questi forti ad anello, di cui se ne conoscono circa 40.000 e forse ne esistevano fino a 50.000, erano principalmente recinti agricoli per i benestanti e spesso includevano sotterranei, passaggi sotterranei utilizzati per nascondersi o fuggire.
L'economia irlandese era quasi interamente agricola, sebbene anche le razzie in Gran Bretagna per schiavi e bottino giocassero un ruolo significativo. I Crannóg, o recinti in riva al lago, venivano utilizzati per l'artigianato e fornivano un importante impulso economico. Contrariamente alle opinioni precedenti secondo cui l'agricoltura irlandese medievale si concentrava principalmente sul bestiame, gli studi sui pollini hanno dimostrato che la coltivazione dei cereali, in particolare dell'orzo e dell'avena, divenne sempre più importante a partire dal 200 d.C. circa. Il bestiame, in particolare il bestiame, era molto apprezzato e le razzie di bestiame costituivano una parte importante della guerra. Alla fine di questo periodo erano comuni grandi mandrie, soprattutto quelle di proprietà dei monasteri.
Durante il periodo altomedievale si verificò una significativa deforestazione, che ridusse ampi tratti forestali entro il IX secolo, sebbene le torbiere rimasero relativamente inalterate. Nell'800 d.C., piccole città iniziarono a formarsi attorno a monasteri più grandi, come Trim e Lismore, con alcuni re con sede in queste città monastiche. I re generalmente vivevano in fortezze più grandi, ma con oggetti più lussuosi come elaborate spille celtiche. Il periodo vide anche l'apice dell'arte insulare irlandese, con manoscritti miniati come il Libro di Kells, spille, alte croci in pietra scolpita e oggetti in metallo come i depositi di Derrynaflan e Ardagh.
Politicamente, il fatto certo più antico della storia irlandese è l'esistenza di una pentarchia nella tarda preistoria, comprendente i cóiceda o "quinti" degli Ulaid (Ulster), Connachta (Connacht), Laigin (Leinster), Mumu (Munster) e Mide. (Meat). Tuttavia, questa pentarchia si era dissolta agli albori della storia documentata. L'ascesa di nuove dinastie, in particolare quella degli Uí Néill nel nord e nelle zone centrali e quella degli Eóganachta nel sud-ovest, trasformò il panorama politico. Gli Uí Néill, insieme al loro gruppo genitore, i Connachta, ridussero il territorio degli Ulaid a quelle che oggi sono le contee di Down e Antrim nel IV o V secolo, stabilendo il regno tributario di Airgíalla e il regno Uí Néill di Ailech.
Gli Uí Néill si impegnarono anche in una guerra regolare con i Laigin nelle Midlands, spingendo il loro territorio a sud fino al confine Kildare/Offaly e rivendicando il regno di Tara, che cominciò ad essere visto come l'Alto Regno d'Irlanda. Ciò portò a una nuova divisione dell'Irlanda in due metà: Leth Cuinn ("la metà di Conn") nel nord, dal nome di Conn delle Cento Battaglie, il presunto antenato degli Uí Néill e dei Connachta; e Leth Moga ("metà di Mug") nel sud, dal nome di Mug Nuadat, il presunto antenato degli Eoganachta. Sebbene la propaganda dinastica sostenesse che questa divisione risalisse al II secolo, probabilmente ebbe origine nell'VIII secolo, durante l'apice del potere di Uí Néill.