
Nell'Alto Medioevo, le terre ceche subirono trasformazioni significative nella struttura politica, nell'influenza religiosa e nella crescita economica. Dopo la morte del duca Vladislav II nel 1174, la dinastia dei Přemyslidi dovette affrontare controversie interne e l'imperatore del Sacro Romano Impero Federico I (Barbarossa) sfruttò questa instabilità per designare la Moravia e il vescovado di Praga come entità separate, aumentando l'influenza imperiale nella regione. Tuttavia, l'ascesa al potere di Ottokar I nel 1197 stabilizzò il dominio dei Přemyslidi. Le sue negoziazioni con gli imperatori rivali Filippo di Svevia e Ottone IV, insieme alla Bolla d'Oro di Sicilia del 1212, assicurarono lo status reale della Boemia, rendendo il suo trono ereditario e rafforzando l'autonomia della monarchia all'interno del Sacro Romano Impero.
Il XIII secolo portò un ulteriore consolidamento della Chiesa in Boemia. Ottokar I accettò di aumentare i diritti fondiari della chiesa e l'autonomia ecclesiastica, sebbene il potere secolare rimanesse dominante. Entro la metà del secolo, la Boemia vide un rapido sviluppo urbano ed economico, guidato dall’estrazione dell’argento vicino a Jihlava e Kutná Hora. Questo boom minerario portò all'istituzione di leggi minerarie e attirò lavoratori tedeschi qualificati, determinando una significativa urbanizzazione e un'influenza culturale tedesca.
Sotto Ottocaro II, la Boemia si espanse in Austria, Stiria e parti della Carinzia, segnando l'apice del potere dei Přemyslidi. Tuttavia, dopo la sconfitta e la morte di Ottocaro II nel 1278 contro Rodolfo d'Asburgo, la Boemia dovette affrontare interferenze straniere e instabilità interna. Suo figlio Venceslao II alla fine ripristinò la stabilità, estendendo l'influenza della Boemia sulla Polonia e brevemente sull'Ungheria, sostenuto dalla ricchezza derivante dall'estrazione dell'argento e dalle riforme monetarie.
Nonostante il loro potere, la dinastia dei Přemyslidi terminò con l'assassinio di Venceslao III nel 1306. I nobili boemi invitarono quindi al trono Giovanni di Lussemburgo, dando inizio a una nuova era di dominio dinastico straniero, che avrebbe portato a un'ulteriore espansione territoriale e al rafforzamento della posizione della Boemia all'interno del Sacro Romano Impero sotto suo figlio Carlo IV.